Cari Colleghi,
in queste settimane, con la diffusione dell’infezione da Coronavirus, ci siamo trovati ad affrontare una situazione che non avevamo mai affrontato in precedenza. L’intensità e la particolarità dell’infezione sono tali da avere stravolto il nostro modo di lavorare e di rapportarci con i pazienti e anche la nostra vita di relazione.
Viviamo in una realtà in cui il Sistema Sanitario è presente e ben organizzato e da subito ha reagito, cercando di adeguare l’organizzazione alle fasi d’avanzamento dell’epidemia, ma ciò che stiamo vivendo e la realtà di province a noi vicine, che stanno affrontando una fase più cruenta dell’infezione, ci fa capire che il compito si presenta veramente arduo e impegnativo.
Per fare questo abbiamo sospeso anche tutte le attività ordinistiche che impegnano i medici e che non sono essenziali per l’operatività del sistema.
Noi medici, in qualunque ruolo ci troviamo ad operare, siamo impegnati allo spasimo per garantire l’assistenza a tutti i pazienti che ne necessitano.
Si contano già medici che hanno contratto il Coronavirus ed altri che scontano periodi di quarantena, con ovvie ricadute negative sulle attività di tutti gli ambiti di cura.
Ci aspetta un periodo estremamente impegnativo dal punto di vista professionale ed umano ma già in questa prima fase d’impegno vedo in tutti i medici che incontro la determinazione tipica di chi è convinto di ricoprire un ruolo insostituibile per la salute della persona e della collettività e che quel ruolo vuole viverlo fino in fondo, come è abituato a fare nel quotidiano.
Vivo con voi l’impegno e l’orgoglio di essere medico, in questo momento e sempre.
Buon lavoro!
La Presidente
Anna Maria Ferrari