Il tema della violenza contro di noi professionisti della salute riguarda le azioni tra le più basse e vili che possano essere perpetrate- Nonostante ciò, è purtroppo molto attuale, tanto che sull’argomento è intervenuto anche il Legislatore, con l’adozione di due strumenti molto importanti:
- la Legge 113/2020 “Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni”;
- l’art. 16 del Decreto-Legge 30 marzo 2023, n. 34 “Misure urgenti a sostegno delle famiglie e delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, nonché in materia di salute e adempimenti fiscali.”
Tali norme prevedono tra l’altro sanzioni molto severe per chi si renda responsabile di azioni di violenza contro i Sanitari (fino a cinque anni di reclusione) e la procedibilità d’ufficio in seguito a notizia di tali reati.
Tutti gli Ordini professionali sanitari della provincia di Reggio Emilia si sono uniti per contrastare la violenza contro gli operatori sanitari e, nei casi in cui vi siano episodi, nel rilevarli e nel sostenere le colleghe e/o i colleghi che ne siano stati vittima.
Pertanto, nel caso in cui una o un Collega ritenga di essere stata/o vittima di un episodio di violenza (verbale, comportamentale o fisica, con o senza danni materiali alla persona e/o alle cose), la/lo invitiamo a darne segnalazione all’Ordine al più presto.
Le modalità possono essere diverse, secondo la sensibilità e la scelta della singola persona.
Noi suggeriamo una delle seguenti:
- segnalazione scritta via PEC al nostro indirizzo segreteria.re@pec.omceo.it
oppure
- richiesta alla segreteria – di persona o telefonicamente – di appuntamento con la Presidente dott.ssa Anna Maria Ferrari o con il Vicepresidente dott. Pietro Ragni, per un colloquio riservato.
La segnalazione ha un significato importante, perché l’Ordine può intervenire in aiuto della vittima in diversi modi:
- prima di tutto può esprimere e manifestare la vicinanza e il sostegno morale, intervento molto più prezioso di quanto possa sembrare ad una lettura superficiale;
- può contribuire ad organizzare il percorso per il sostegno psicologico;
- può fornire orientamento sull’opportunità e sulle modalità di intraprendere un eventuale percorso legale e valuta se sostenerne direttamente alcuni passaggi;
- partecipa al monitoraggio degli episodi di violenza, in collaborazione con l’AUSL di Reggio Emilia e con gli altri Ordini professionali sanitari.